Varrà la pena di ricordare - per una necessaria chiarezza del problema oggetto dell'indagine - che a seguito di una rilevazione ef-
fettuata dalla Banca dei Regolamenti Internazionali è risultato che il nostro sistema bancario ha evidenziato negli ultimi anni un
ammontare di sofferenze capace di erodere circa i 2/3 del suo patrimonio complessivo e di incidere sul totale dei prestiti erogati
con poco meno di dieci punti percentuali che ci colloca nella poco gradita classifica mondiale al terzo posto dietro l'India, che evi-
denzia un rapporto superiore al 15%, e a ridosso del Messico, che a sua volta registra una percentuale superiore al 12%.
Difronte ad una così evidente compromissione della gestione del credito nel nostro Paese, che cosa fa la Banca d'Italia?
Anzichè pretendere dai responsabili bancari di provvedere con la massima tempestività a rimuovere tutti coloro che questo risul-
tato catastrofico hanno prodotto con il loro irresponsabile scandaloso operato altrimenti voluto - non mancando nella circostanza
di sottolineare che lasciando ai loro posti i protagonisti di tale scempio la situazione non potrà che peggiorare trascinando così
nel baratro la platea dei contribuenti italiani chiamati, come sempre, a ripianare i tanti errori prodotti da questa vergognosa politi-
ca creditizia che continua a premiare comportamenti manifestamente dirompenti - è giunta persino ad attribuire alle aziende di cre-
dito del sistema la facoltà di cedere "pro soluto", a fronte di contropartite di ammontare ridicolo, crediti in sofferenza di difficile esa-
zione, autorizzandole in buona sostanza a portare a spese del conto economico dei loro bilanci annuali il risultato della loro scan-
dalosa inefficienza ovvero della loro compromettente gestione del denaro pubblico (che di questo, purtroppo, si tratta!), concorren-
do così a sottrarre all'erario migliaia di miliardi di Euro, che altrimenti verrebbero tassati a totale beneficio del deficit statale ed a
conseguente parziale ristoro del pesantissimo prelievo fiscale oggi gravante sui contribuenti italiani.
Sarà nostra cura illustrare nei prossimi articoli le ulteriori discutibili iniziative promosse dal nostro Istituto di Emissione a favore
delle banche del sistema.