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L'inarrestabile deriva corruttiva esistente nel nostro Paese

15.03.2016 10:21

Siamo tutti consapevoli dell'esistenza nel nostro martoriato Paese di una inarrestabile deriva corruttiva emersa in tutta la sua drammaticità a partire dal secondo dopoguerra; un fenomeno tuttavia che è stato deliberatamente ed irresponsabilmente sottovalutato dai nostri governanti al punto tale da indurre taluni politici a definire in un recente passato la mafia una leggenda metropolitana! 

Solo di recente le nostre Istituzioni non hanno potuto evitare di prendere atto dell'enorme diffusione del fenomeno corruttivo, risultato ai fatti talmente generalizzato da mettere in pericolo - in assenza di adeguate tempestive iniziative - il suo ridimensionamento entro limiti compatibili con una civile convivenza.

 Ho messo mano, quindi, al libro "Gli inconfessabili retroscena del colossale crac della Parmalat" nel tentativo di risalire alle cause che stanno alla base di un siffatto scempio prendendo lo spunto dal comportamento dei vertici pro-tempore della Banca d'Italia - una Istituzione che gode tuttora di un prestigio assolutamente ingiustificato sol che si ponga la giusta attenzione alle gravissime omissioni da essa perpretate, ieri come oggi, difronte ad episodi di assoluto malaffare, penalmente rilevanti. 

 In questa mia impegnativa ricerca ho dovuto, però, prendere atto, mio malgrado, che - al di là delle affermazioni di circostanza rese in pubblico dai tanti personaggi del variegato teatrino politico/economico di casa nostra - il fenomeno corruttivo non sembra scandalizzare più di tanto vista la nota rinuncia degli stessi a porre in discussione l'operato di coloro che quello scempio non lo hanno ostacolato.

 Al fine, quindi, di riportare alla normalità il nostro disastrato Paese, occorrerebbe voltare pagina una volta per tutte accettando il principio che non esistono idoli intoccabili ma tutti devono rispettare le regole che sono alla base di un Paese che vuole definirsi civile.

 Per raggiungere questo improcastinabile risultato gli italiani - che non mancano di scimmiottare lo stile di vita seguito dagli statunitensi - devono tenere debitamente presente che gli stessi non hanno esitato più di tanto a mettere sotto accusa i loro Presidenti pro-tempore pur sulla base di motivazioni di non rilevante spessore mentre in Italia non si riesce a mettere sotto processo nemmeno i tanti burocrati disonesti che infestano il nostro Paese. 

 Ed ecco perchè è assolutamente necessario non lasciare cadere - in questo momento di crisi di un sistema che ha portato all'attuale disastro - la ghiotta occasione di ribadire l'assoluta esigenza di fare irrinunciabile pulizia nelle nostre Istituzioni utilizzando all'uopo il contenuto di questo mio libro.

 Ricordando che un buon chirurgo non esita ad affondare in profondità il bisturi pur di assicurare la successiva guarigione del paziente.