Riprendiamoci il nostro destino!

LA NUOVA FRONTIERA DELL'ITALIA REPUBBLICANA.



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In merito alla manifesta irresponsabile indifferenza riservata dalle nostre Istituzioni al malaffare sempre presente nel nostro sistema bancario

17.01.2014 12:14

Sempre inseguendo un modo nuovo di fare politica con protagonisti che si impegnino responsabilmente ad anteporre gli interessi

dei cittadini a quelli personali o clientelari, accolsi l'invito di un amico di vecchia data a partecipare ad un convegno promosso nel-

la primavera del 2005 dalla parlamentare europea, On. Luciana Sbarbati, che aveva da poco tempo costituito il "Movimento dei   

Repubblicani Europei", finalizzato a riproporre in campo nazionale, con fermezza e determinazione, l'etica mazziniana per tentare  

di arginare in qualche modo l'inarrestabile caduta della credibilità del paese Italia nel contesto europeo.

A questo convegno l'On. Sbarbati - dopo essersi intrattenuta a lungo con visibile emozione sulla casualità del suo ingresso in poli-

tica, dovuto unicamente al pressante invito a lei rivolto dal compianto Sen. Giovanni Spadolini, che l'aveva in grande stima - ri-

chiamò l'attenzione dei presenti sulla assoluta necessità di combattere con tutti i mezzi la corruzione ormai dilagante in ogni set-

tore della vita civile.

Non volendo tralasciare alcunchè di intentato, decisi di aderire al movimento consegnandoLe "brevi manu" i miei primi tre esposti

ed inviandoLe gli ultimi due alla sede di Bruxelles del Parlamento Europeo molto confidando in questo suo sbandierato impegno

per poter avviare tutte quelle iniziative occorrenti a far piena luce sull'immane crac della PARMALAT.

Ma pur avendo, come di consueto, richiesto reiteratamente di poterLa incontrare di persona, non mi fu mai offerta questa occasio-

ne a motivo dei suoi tanti impegni che, però, non Le impedivano di ricevere tanta altra gente per i più svariati motivi.

Una delusione tanto più grande in quanto accompagnata dall'amarezza di vedere calpestati - proprio da chi li aveva ritenuti irri-

nunciabili - quei principi morali che sono alla base dell'ottica mazziniana.

E' appena il caso di sottolineare come questo ostentato disinteresse - che i politici di casa nostra mostrano ogniqualvolta si trovino

difronte a vicende di grande degrado sociale che coinvolgono i potenti di turno - accomuni senza eccezione alcuna tutti i raggrup-

pamenti dei partiti dell'arco costituzionale.

E sta proprio qui il vero dramma del nostro martoriato Paese visto che la nostra classe politica non si rende ancora conto di cam-

minare da fin troppo termpo sul ciglio di un baratro che prima o poi non potrà che portare a dissoluzione irreversibile!

 

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