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Continua l'evidente assoluta indifferenza mostrata dalla stampa nazionale sull'immane crac della Parmalat

25.01.2014 18:35

Assolutamente inimmaginabili sono, poi, le conclusioni raggiunte dai protagonisti dei seguenti due episodi, che stanno lì a dimo-

strare l'abisso in cui è sprofondata l'etica di una moltitudine di personaggi che pur non perdono occasione, mediante organi di 

stampa, di presentarsi agli italiani come fustigatori inflessibili del malcostume imperante!

Ma procediamo con il primo.

Sempre spinto dal desiderio di trovare qualcuno che avesse il coraggio civile di affrontare a muso duro le tante violazioni di legge

compiute nella vicenda PARMALAT, mi indussi  a parlarne con un sindacalista a cui chiesi di segnalarmi il nome di un giornalista

di un periodico a valenza nazionale interessato ad affrontare sulla stampa la spinosa vicenda.

Mi assicurò di potermi in qualche modo aiutare visto che da tempo era in cordiali rapporti con un redattore del settimanale MILA-

NO/FINANZA, responsabile del settore economico.

Curai, quindi, di prendere contatti telefonici con l'interessato, invitandolo a venirmi a trovare a casa mia. Trovandosi, però, momen-

taneamente occupato con altra delicata vicenda, mi segnalò il nome di un suo stretto collaboratore al quale - in occasione della 

sua visita - feci tenere copia dei primi quattro esposti con l'intesa che, dopo attenta lettura , si sarebbe fatto sentire nel giro di po-

chi giorni.

Di giorni, tuttavia, ne passarono parecchi al punto tale da indurmi a prendere l'iniziativa di contattarlo per le vie telefoniche.

Con visibile imbarazzo mi precisò che - risultando implicato nella vicenda il Presidente del Gruppo Cassa di RIsparmio di Roma -

erano obbligati a lasciar cadere ogni iniziativa in quanto MILANO/FINANZA era azionista della Banca di Roma e, pertanto, non

potevano andare contro i propri interessi visto che uno scandalo di quelle dimensioni avrebbe avuto conseguenze pesantemente

negative sul titolo della banca in questione!

Assolutamente incredibile!!!

Dò per scontato che alla lettura di queste righe pioveranno smentite a tutto piano, come è prassi consolidata in questo nostro Pae-

se ogniqualvolta la gente viene messa difronte alle proprie responsabilità.

Ma l'attendibilità di quanto affermato è facilmente verificabile andando a scorrere l'elenco dei soci della Banca di Roma, dove è

verosimile possano trovarsi sia la stessa MILANO/FINANZA  sia il redattore da me contattato inizialmente.

Ad ulteriore supporto  di quanto da me riportato, c'è il contenuto del foglio a me indirizzato dalla sede romana del predetto perio-

dico che qui si ripropone:

"Mi scuso con lei dell'accaduto.

"...................(come tanti altri colleghi) è in ferie in questi giorni.

"A presidiare la redazione romana di MF siamo rimasti solo in due e, purtroppo, non riusciamo a dedicarci a tutto quello che vor-

"remmo.

"Il documento che ci ha sottoposto è di sicuro interesse e meriterebbe opportuni approfondimenti che in questo momento non sia-

"mo in grado di compiere.

"Scusandoci ancora dell'accaduto..............

Approfondimenti che - come peraltro già avvenuto in tante altre delicate vicende di interesse nazionale - non hanno avuto alcun

seguito nemmeno nei momenti successivi!!!

                                                                                      /////////////////////////////////////

Altrettanto incredibili appaiono, poi, le conclusioni raggiunte nel secondo episodio che ha avuto come protagonista il giornalista

del "CORRIERE DELLA SERA", Sergio Rizzo, autore, insieme al suo collega Gian Antonio Stella, del bestseller "LA CASTA",

la cui lettura mi fece ben sperare in un suo possibile coinvolgimento su un tema tanto scottante come quello del crac della PAR-

MALAT.

Decisi, così, di contattarlo telefonicamente presentandomi naturalmente come ex Ispettore della Banca d'Italia, spettatore suo mal-

grado di comportamenti oltre il lecito dei vertici di detto Istituto,  precisandogli che sarei stato lieto - ove l'argomento fosse stato da

lui ritenuto di sicuro interesse - di riceverlo a casa per mostrargli la documentazione in mio possesso che quei comportamenti evi-

denziava in modo netto ed inconfutabile. 

Nel consegnargli copia dei miei esposti, volli richiamare la sua attenzione sui "rapporti inquietanti" esistenti tra i vertici pro-tempo-

re della Banca d'Italia ed il Presidente del Gruppo Cassa di Risparmio di Roma, rag. Cesare Geronzi.

A sentire pronunciare il nome di detto personaggio ebbe un moto di stizza a cui fece seguito una affermazione di questo tipo "Il

personaggio da lei citato è a tutti gli effetti un intoccabile"!

Per la qualcosa - pur trattenendosi i documenti a lui esibiti - fece chiaramente capire che era purtroppo impossibilitato a dare un

seguito alla spinosa vicenda!

In proposito non si può del tutto escludere - come di norma accade in siffatte circostanze - che possano pervenire dall'interessato

secche smentite a quanto da me testè evidenziato.

Ciò non toglie che è del tutto inimmaginabile che quanto da me rappresentato con la consueta chiarezza e responsabilità possa

valutarsi semplicisticamente come frutto della mia fantasia, tanto più se si tiene nel dovuto conto le tante coperture che il perso-

naggio in questione ha sempre goduto e tuttora gode presso le sitituzioni del nostro Paese.