E' mia opinione che la grandezza di GESU' CRISTO sia nell'aver affidato alla semplicità delle sue parabole il difficile compito
di rendere il più agevole possibile la comprensione del Suo pensiero.
A tal proposito sarà utile rivisitare quanto precisato nel Vangelo di Marco, paragrafo "Peregrinazioni varie" (6.1), sottotitolo "La
missione dei dodici", laddove vengono riproposte le seguenti testuali parole di GESU':
"Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo. Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolte-
"ranno, andandovene , scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro".
Non v'è dubbio alcuno che con queste poche parole GESU' abbia voluto sottolineare l'importanza per il cristiano di rispettare
senza eccezione alcuna ogni fede religiosa con l'ovvio abbandono da parte di tutti dell'idea della supremazia di una religione
sulle altre.
Parole che - a ben vedere - costituiscono il principio base della convivenza pacifica tra i popoli pur con le loro incontestabili
diversità.
Diversità che talvolta - non va assolutamente sottaciuto - rappresentano purtroppo un ostacolo insormontabile che impedisce
il raggiungimento di una visione uniforme su alcuni valori fondamentali.
A tal proposito sarà sufficiente citarne, tra i tanti, i due più emblematici che contrappongono la religione cristiana a quella mus-
sulmana:
1) la visione universale della chiesa cattoica basata sulla piena tolleranza contrapposta alla diversificazione messa in atto dal-
la religione mussulmana che considera chi non è un suo praticante "un infedele";
2) la monogamia cattolica a fronte della poligamia dei mussulmani.
Ed è proprio su queste contrapposizioni che si impone da parte dei vertici della chiesa cattolica una profonda riflessione che
tenga nel dovuto conto la circostanza - tutt'altro che secondaria - che per i paesi occidentali la poligamia è un reato penalmen-
te rilevante.
A cui si aggiunge per altro verso un episodio di inaccettabile intolleranza accaduto tempo fa allorquando un uomo di religione
mussulmana - entrato in un'aula frequentata dalla figlia - manifestò tutta la sua disapprovazione nel vedere affisso ad una pa-
rete il crocifisso, finendo col gettarlo dalla finestra!!!
Ne discende che - per rendere possibile il superamento di siffatte contrapposizioni - si rende inevitabile che i cittadini di religio-
ne mussulmana che desiderano trasferirsi nei parsi occidentali siano tenuti a rispettare le leggi europee e, quindi, a far luogo
alla rinuncia di alcune facoltà permesse nei paesi di provenienza.
E' quindi del tutto prevedibile che queste rinunce - accompagnate, come sono, dalle scontate difficoltà che i richiedenti asilo
trovano sul loro cammino per inserirsi nel tessuto produttivo del paese ospitante - creeranno col tempo una situazione di astio
verso le popolazioni di qust'ultimo che potrà dar luogo, sopratutto con le generazioni successive, ad atti di ribellione con le
inammissibili conseguenze che ciascuno di noi conosce attraverso i tragici attentati avvenuti sopratutto in Francia, nel regno
Unito, in Spagna ed in Germania.
L'argomento è tutt'altro che finito.