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lettera aperta a Papa Francesco

30.09.2017 10:09

Nella precedente lettera indirizzata ai cattolici avevo riportato un episodio avente come protagonista un extracomunitario di fede

mussulmana che - entrato in una aula scolastica frequentata da sua figlia - avendo visto appeso alla parete il crocefisso, dopo

aver manifestato tutta la sua disapprovazione, lo aveva scaraventato fuori dalla finestra!!!

Un episodio di assoluta intolleranza che non ha trovato - come si riteneva del tutto scontato - la corale disapprovazione dei

rappresentanti nel nostro Paese di quella religione.

La qual cosa ha richiamato alla mente la previsione di quella studiosa iraniana che tempo addietro ha avuto cura di sottolinea-

re alle autorità europee che non più tardi del 2050 - anche se questa data ci appare francamente un pò troppo vicina, non sem-

bra però inficiare il suo ragionamento di base - gli extracomunitari di ceppo mussulmano saranno la maggioranza in tutta Euro-

pa a seguito di un indice di natalità riscontrato tra questi ultimi del 4,2% a fronte di un misero 1,3% dei paesi occidentali.

Laddove la previsione di questa studiosa iraniana dovesse verificarsi, l'Europa si troverebbe a dover risolvere due problemi di

grosso spessore forieri di gravi conseguenze:

1) la sostanziale indifferenza dimostrata ampiamente in tutti questi anni dalla maggioranza dei mussulmani a prendere pubblica-

    mente una netta posizione contro gli estremismi dei loro fanatici, indifferenza che è andata sempre più aumentando in questi

    ultimi decenni come conseguenza dei tanti interventi militari subiti da diversi paesi arabi da parte di alcune superpotenze;

2) la pretesa di questi fanatici di considerare le vestigie delle civiltà precedenti la nascita di Maometto come offensive per la loro

     religione per essere la testimonianza del passato degli "Infedeli", testimonianze che andrebbero distrutte come fatto per

     le gigantesche statue erette a suo tempo in Afghanistan e per le antiche città dell'Irak!!!

Sulla base delle suesposte considerazioni e delle preannunciate minacce rivolte alla Santa Sede dai portavoce dell'Isis, Papa

Francesco dovrebbe rivolgere la massima attenzione alle conseguenze disastrose che deriverebbero alla cristianità allorquando

si realizzasse la previsione in parola stante l'immenso patrimonio artistico presente in Italia.

Da qui la inderogabile necessità di sollecitare i nostri governanti ad offrire ospitalità unicamente agli extracomunitari perseguita-

ti nei loro paesi di origine abbandonando così l'idea veramente peregrina di tenere aperte le porte a tutti i richiedenti asilo che

comporterebbe in tempi brevi la dissoluzione della nostra Italia.

Diversamente su Papa Francesco ricadrebbe la responsabilità di aver consentito l'avvio della cancellazione delle vestigie della

cristianità nel Paese più rappresentativo della stessa.

Ricordando - è assolutamente doveroso ribadirlo - che con le sole preghiere non si è mai risolto alcunchè visto che il mondo

va sempre più a rotoli.